Il caso riguarda la sorveglianza a circuito chiuso dei locali del ristorante. I motivi della sanzione riguardano la violazione dei principi di liceità e trasparenza.
L’Autorità ha infatti ritenuto che il ristorante non avesse un’idonea base giuridica per il trattamento dei dati svolti per il tramite del sistema di videosorveglianza e che non fosse necessario mantenere il sistema attivo 24 ore su 24.
Sono stati ritenuti violati i diritti dei lavoratori e dei clienti che certamente avevano una legittima aspettativa a non essere ripresi durante la cena.