Il Garante italiano ha ingiunto a un medico di pagare una sanzione di € 16.000 per aver utilizzato i dati di circa 3.500 ex-pazienti al fine di inviare loro comunicazioni scritte in cui li invitava a votare uno dei candidati delle elezioni del 4 marzo 2018.
La responsabilità del professionista si configura sotto due aspetti: innanzitutto non aveva reso alcuna informativa nè al momento della registrazione dei dati, nè alla prima comunicazione (come da precedente Codice Privacy), inoltre aveva utilizzato i dati dei pazienti per finalità diverse da quelle di cura, per cui non aveva richiesto specifico consenso.