Il 23 febbraio 2021 la stampa ha diffuso la notizia di una massiccia violazione di dati personali relativi a quasi 500.000 persone, che ha coinvolto la società Dedalus Biologie.
La violazione è consistita nella pubblicazione online oltre che delle anagrafiche dei pazienti, dei riferimenti dei medici, anche delle prescrizioni mediche e, ancora più grave, informazioni di natura medica ipersensibili (HIV, tumori, malattie genetiche, gravidanze, terapia farmacologica dei pazienti, o dati genetici).