Il tribunale di Versailles (Parigi) ha disposto una sanzione di 1,1 milioni di euro a IKEA per aver illecitamente raccolto e conservato per anni dati sui propri dipendenti francesi. La multinazionale avrebbe violato la privacy dei lavoratori utilizzando anche detective privati, raccogliendo dati personali sulla loro vita, comprese eventuali condanne penali.
L’azione era stata intentata dai sindacati, secondo i quali il colosso di mobili svedese utilizzava queste informazioni per rilevare eventuali lavoratori potenzialmente di disturbo, possibili sindacalisti oppure per avvantaggiarsi in controversie con i clienti.
L’ex amministratore delegato della società che possiede in franchising i negozi Ikea francesi è stato inoltre condannato a due anni di carcere, con la condizionale a 50.000 euro.