Videosorveglianza nelle stanze della casa di riposo: la CNIL avvia una consultazione pubblica

L’autorità Garante francese, la CNIL ha ricevuto diverse richieste di consulenza in merito all’installazione di dispositivi di videosorveglianza nelle stanze dei residenti delle strutture sanitarie.

Con l’obiettivo di ottenere delucidazioni sulle preoccupazioni del pubblico, ma anche sui bisogni del settore, ha avviato una consultazione pubblica all’esito della quale pubblicherà le sue raccomandazioni.

Nella bozza delle raccomandazioni, l’autorità ha sottolineato che l’installazione di videocamere presso le stanze delle strutture sanitarie solleva problemi sia con riferimenti alla riservatezza dei pazienti che dei lavoratori che vi accedono.

Pertanto, laddove possibile, si reputa opportuno individuare mezzi meno invasivi che assicurino il medesimo livello di tutela dei pazienti. Laddove, invece, sussista il fondato sospetto di abusi a danno dei pazienti, la struttura potrà installare un sistema di videosorveglianza ad hoc, pur sempre in concomitanza di specifiche misure di salvaguardia, quali:

  • Limiti temporali;
  • Disattivazione durante gli orari di visita dei familiari;
  • Possibilità per i residenti e familiari di opporsi all’installazione
  • Consenso degli interessati laddove l’installazione delle videocamere avvenga su iniziativa della struttura.

Considerato il delicato tema della videosorveglianza nelle strutture sanitarie, sarà interessante analizzare le raccomandazioni “finali” adottate dall’autorità.

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