La Corte di Cassazione spagnola ha stabilito che i dati derivanti dalla misurazione dei consumi individuali di energia elettrica, come gli orari di utilizzo della luce, i locali in cui viene utilizzata o gli apparecchi collegati, sono dati personali. Infatti, è possibile da questi risalire alle abitudini di consumo dei singoli individui, agli orari in cui si trovano in casa, se abitano o meno da soli, e possono venire collegati ai dati identificativi dei consumatori, tra cui il loro nome e cognome.
Tuttavia, essendo la raccolta di questi dati giustificata dall’esigenza di verificare il rispetto della legge da parte delle aziende e dei consumatori, la Suprema Corte ritiene che la base giuridica sia quella dell’interesse generale, e che non sia pertanto necessario richiedere il consenso ai consumatori.