Per la Corte di Cassazione la telefonata di un’infermiera, fatta alla persona sbagliata, che indica il nome del reparto di Ginecologia e la necessità di una terapia (non specificata) rivela dati sanitari. Ma quanto è “grave”, in concreto, questa violazione?
La Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 28417 emanata lo scorso 11 ottobre stabilisce il principio di cui sopra, sentenza è interessante per due motivi:
- in primo luogo, perché stabilisce un principio di diritto circa la nozione di “dati relativi alla salute” che non possiamo non tenere in considerazione;
- in secondo luogo (e questo è sicuramente l’aspetto più interessante) perché la Cassazione dà indicazioni precise su come calcolare la sanzione, evidenziando – neanche troppo tra le righe – che non tutte le violazioni di dati relativi alla salute sono uguali.
Abbiamo commentato questa sentenza nell’articolo pubblicato su CYBERSECURITY360